Perù, Machu Picchu

 

Aforismidiviaggio Manifesto mostra 04

Prosegue la nostra visita al MUDEC di Milano  della mostra “Machu Picchu e gli imperi d’oro del Perù” aperta fino al 19 febbraio 2023, Milano é la città con la più grande comunità peruviana d’Europa.

 La bella mostra del Perù é interattiva godibile anche dai bambini che scopriranno il mitico supereroe dell’etnia Moche Ai Apaiec che combatte i nemici e li sconfigge per ristabilire l’ordine (100 - 800 d.C.)  Ai Apaiec dalle lunghe zanne ha poteri straordinari perché deve affrontare un lungo viaggio per salvare il sole.

Aforismidiviaggio Perù mostra Mudec vasellame 102244

L’allestimento in 3D vi aiuterà a seguire Il suo viaggio nel tempo illustrato anche dai manufatti di ceramica, (le ceramiche sono le “foto” di un’epoca lontana) e dai raffinati tessuti oggetto di scambi tra regnanti: la trama fitta dei tessuti, il colore rosso dominante, i disegni che rappresentano serpenti, granchi, puma, condor, uccelli ed altri animali sacri rappresentati anche sulle splendide ceramiche policrome che illustrano la vita terrena e spirituale degli inca.

Aforismidiviaggio Perù mostra Mudec vasellame 102401x

Eccezionali sono i tessuti realizzati con le sgargianti piume colorate degli uccelli di cui é ricca la foresta, sacrificati per la vanità degli uomini  o forse con l’idea che la leggerezza degli uccelli avrebbe potuto farli “volare” verso gli dei, chissà. Al MUDEC c’é in mostra un manto di piume blu e gialle.

Aforismidiviaggio Perù mostra Mudec vasellame 102153

Dato che non si facevano mancare nulla gli inca indossavano prezioso gioielli, soprattutto enormi orecchini tondi, con pietre turchesi che alludevano al cielo azzurro e al sole. Il mondo dei Moche é un mondo incantato immerso nella natura da cui ha tratto spunti per l’arte. Sacro era il condor l’uccello che vola più alto di tutti. Gli inca, la classe dominante, per gestire la propria economia avevano un sistema di calcolo ingegnoso, il quipu, realizzato con corde annodate che gli esperti sapevano decifrare. In mostra ne presentano uno, sembra un manufatto artistico.

Aforismidiviaggio Perù mostra Mudec quipu 114239

Sarà certamente un’esperienza speciale seguire nella postazione di realtà virtuale la simulazione di un volo su Machu Picchu, appagherà la vista e l’udito. Verrà una gran voglia di partire per il Perù e lascerà certamente soddisfatti i visitatori della mostra.

Aforismidiviaggio Perù mostra Mudec 104123

Libri Machu Picchu in italiano

Seconda cartolina: da Machu Picchu

Aforismidiviaggio Perù Collage 540

Perù, Machu Pichu, "fra gli atroci meandri delle selve sperdute"  

Altri  ritengono che qui vivesse una parte selezionata della nobiltà inca, quella parte della società da salvare da eventuali attacchi nemici. Certo non potevano immaginare quali nemici.

Peru Machu Pichu aforismidiviaggio.it

La valle sacra degli Incas è la verde e profonda valle del fiume Urubamba, in quechua, fiume sacro, il cuore agricolo della capitale Cuzco. L’Urubamba era attraversato da ponti di corde sospesi nel vuoto, ammirati anche dai conquistatori spagnoli per l’abilità con cui erano intrecciati e per la lunghezza della gittata. Del più bello di questi ponti sull’Urubamba, tutti ormai crollati, resta un ricordo indelebile nel romanzo breve dello scrittore americano Thornton Wilder "Il ponte di San Luis Rey", che inizia con la registrazione della data: venerdì 20 luglio 1714. Sul ponte passavano cinque persone e Wilder ne racconta i possibili destini se non fossero morte, perchè quel crollo fu visto come un ammonimento divino.

Machu Pichu é la cartolina che tutti hanno visto almeno una volta. Solo quando si entra nell’immagine, si penetra tra le stradine senza vita di una città abbandonata diventata il simbolo di una civiltà eliminata per sempre dalla potenza militare di un’altra civiltà, quella spagnola, venuta dal mare e da un altro continente. Delle case e dei palazzi restano gli scheletri scoperchiati, perchè i tetti di paglia non sono sopravvissuti, ma non sono neppure stati ricostruiti. Machu Pichu è la protagonista principale del poema di Pablo Neruda Il canto Generale, che si rianima nei versi del poeta da cui prende forma tutta la Nazione Inca:

Allora per la scala della terra sono salito,

fra gli atroci meandri delle selve sperdute,

sino a te, Machu Pichu.

Alta città di pietre a scalinata,

dimora degli esseri che il terrestre

non poté celare nelle vesti assonnate.

Peru Machu Pichu per aforismidiviaggio.it

Se pensate che la città fosse abitata da aristocratici inca, di etnia quechua, questo potrebbe essere un errore. I suoi abitanti non erano di classe regale, ma molto probabilmente religiosa, erano in maggior parte vergini sacre, questo si deduce dalla quantità di ritrovamenti di ossa femminili. La sua posizione arroccata tra due picchi: il Machu Pichu (Picco Vecchio) e Huayna Pichu la celava completamente allo sguardo umano non autorizzato. La suggestiva teoria di Enrique Guzman, vuole che la sua forma ricorderebbe un uccello in volo; la teoria è suffragata dal termine quechua “pichu” che se scritto “pichiu” vorrebbe dire uccello e non vecchio. Altri invece ritengono che qui vivesse una parte selezionata della nobiltà inca, quella parte della società da salvare da eventuali attacchi nemici, certo non potevano immaginare quali nemici. Machu Pichu rimase sconosciuta finchè non fu ritrovata “tra gli atroci meandri delle selve”, in modo casuale solo nel 1911, grazie all’archeologo americano Hiram Bingham che la riportò alla luce dal suo nascondiglio. Anche se si trova a 2430 m, circa 1000 m più in basso di Cuzco, l’accesso è così difficile che anche i tornanti sono talmente ripidi da far pensare d’essere molto più in alto: è la natura di tipo tropicale a non lasciare dubbi sulla sua altezza sul livello del mare.

Aforismidiviaggio Urubamba 30665

 

La bellezza di questo sito attira così tanti visitatori da metterne in pericolo l’integrità, rendendo difficile la sua conservazione, anche se l’UNESCO l’ha inserita nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità già dal 1983. Addentrandosi nella città si sale la “scalera” della zona agricola, un capolavoro di terrazzamenti così ripidi da sembrare solo un capriccioso disegno di geometrie, è divisa dalla zona urbana con un muro di 400 metri di lunghezza che determina i confini di una città alta ed una bassa. Tutta la città è strutturata in modo che le acque possano defluire verso il basso in modo regolamentato. Le strade cittadine sono scale, perchè, come è noto, gli incas non conoscevano la ruota, se non come simbolo solare, del resto tra queste montagne così appuntite non sarebbe stato facile costruire strade “alla romana”. Il punto più alto del complesso è occupato dal tempio del sole sulla piazza sacra. L’impressione più forte viene dall’Hintiutana un monolito di pietra riservato ad avvenimenti astrologici speciali.

Sacsayhuaman 2 aforismidiviaggio.it Sembra di percepirne l’intrinseca sacralità: ci si sente coinvolti e un po’ turbati. Il turismo di massa ha regolato i tempi della visita: s’arriva alle rovine, si visitano con una guida, si va poi all’hotel dove si consuma il pranzo self-service e si risale sul minibus che porta al treno per Cuzco. Solo chi ha deciso di rimanere a dormire all’unico hotel locale, potrà tornare con calma nella città “scomparsa”, avrà la fortuna di ripensare a quante varianti di civiltà esistono sulla faccia della terra e al fascino che sprigionano anche in dipendenza dalla loro posizione geografica. Poi si fermerà, seduto sui ripidi gradini di un luogo incredibile, eppure reale, ad ammirare un tramonto che attraversa in un tempo così rapido, tutti i colori dell’arcobaleno. Sarà questa visione dell’ultima cartolina quella che rimarrà indelebile nella nostra memoria. (Testi e foto di Gabriella Pittari)

Sacsayhuaman per aforismidiviaggio.it 1

Aforismidiviaggio Machu Pichu 30714

Aforismidiviaggio Machu Picchu 33763x

Aforismidiviaggio Machu Picchu 30738

AforismidiviaggioMachu Picchu 30722