Concludiamo con questa seconda parte il contributo alla comprensione del "mondo Argentina" avviato con la prima parte.
Su Eva Duarte
Su di lei esistono molti libri, una donna dalla personalità contraddittoria, non un difetto, dato che aggiungeva un fascino imbattibile al suo carattere forte e passionale, demagoga attivista fu aiutata da seguaci privi di coscienza politica. Peron ne era soggiogato. Nel suo paese maschilista grazie al suo carattere autoritario e poco rispettoso della democrazia Evita riuscì ad imporsi arrivando al potere approfittando anche della sua bellezza, diventando un mito dopo la sua morte troppo precoce. Le sue armi furono la passione per la giustizia sociale, per l’eguaglianza delle classi, la distribuzione delle ricchezze.
(pubblicato in italiano in Fotografie, trad. di Anna Boccuti ed Elena Rolla, La Nuova Frontiera 2014
Un piccolo gioiello letterario che racconta la storia di un militare folgorato alla vista del suo cadavere imbalsamato. Una narrazione limpida, castigata, accattivante più per quel che non dice piuttosto di quello che é esplicito. Lo sfondo della narrazione é Buenos Aires con le sue nevrosi, le folle, il metrò, il treno regionale. Hernández é il correttore di bozze convocato in una stanza per spiegare il delitto che svela agli astanti, il detective che trova i colpevoli all’Agatha Christie svelando l’identità degli assassini in forma psicologica ed emotiva. Walsh ha nobilitato il poliziesco rendendolo fantastico.
Sulla dittatura argentina
Mario Danuel Arrù ed Enrique José de Saint Georges sono i piloti (ancora in servizio nel 2011 nella compagnia di bandiera nazionale) accusati dal giudice di Buenos Aires Sergio Torres di aver pilotato uno Skyvan dal quale venivano gettati in mare nel 1977 gli oppositori politici, uomini e donne. Si seppe tutto nel 1994 dalla confessione di Adolfo Scilingo, ufficiale della Marina che ammise di aver partecipato a due missioni per gettare in mare detenuti politici, uomini e donne. Quando i cadaveri riemergevano dal mare venivano seppelliti in tutta fretta con la dicitura “corpi ignoti”. Scilingo fu condannato a 30 anni di carcere in Spagna per crimini contro l’umanità. Tutta la Marina era coinvolta.
Rodolfo Walsh “Operazione massacro”
Questo libro racconta un’altra tragedia argentina presentata come una commedia che si trasformerà in tragedia. Elenca i 12 personaggi di un sequestro arrestati durante una riunione a casa di uno di loro per assistere ad una partita di box. Furono fucilati senza processo con l’accusa di aver organizzato un golpe per riportare Perón al potere. Delle 12 persone, sei rimasti feriti si salvarono scappando. Lo scrittore raccoglie le loro testimonianze grazie alle quali viene organizzato un processo.
Lawrence Thornton “Teresa degli spiriti”
Gli squadroni della morte rapiscono, torturano, violentano. Le vittime spariscono nel nulla. Una ragazza una notte è con altri giovani nelle mani di due killer vivendo attimi dilatati in un incubo. Sopravvive senza ricordi del passato: scampata al massacro sopravvisse tra la vita è la morte. Cercando di ritrovare il filo della sua esistenza soppresse quella notte ritrovò infine la memoria. Autore anche del libro “ Tango degli innocenti”, l’autore, come ha scritto Isabel Allende, ha il dono di farci accettare “le molteplici possibilità insite nel reale”
Sulle madri di plaza de Mayo
Massimo Carlotto “Le irregolari”
Il modo più originale e commemorativo “per non dimenticare” lo racconta Carlotto nel suo libro, si realizza attraversando le vie di Buenos Aires su un mini bus che sosta davanti ai portoni dove vivevano i desaparecidos citandoli per nome e cognome, ricordando la data del sequestro, il modo in cui furono uccisi e dove. Le persone implicate nei sequestri sono state individuate dall’organizzazione delle nonne (ex madri) di Plaza de Mayo. (testi e foto a cura di Gabriella Pittari)
Ora le madri di Plaza de Mayo sono molto rispettate, tanto che ne é nato un detto: “Quando non sai cosa fare guarda dove vanno le Madri”. Sono loro, le madri dei desaparasidos, quelle che hanno sfidato la dittatura di Videla facendola cadere. Il 20 novembre (2022) é morta Hebe de Bonafini la leader storica dell’associazione, aveva 93 anni. Dal 1977 ogni giovedì insieme alle altre madri sfilava davanti alla Casa Rosada ognuna con il ritratto del figlio scomparso, portando in testa un fazzoletto bianco, un pannolino da neonato su cui era scritto il nome del figlio, la data di nascita e quella della scomparsa, era la loro resistenza silenziosa. Al suo funerale sarà scandito il saluto che l’ha accompagnata per tutti questi anni “Hebe, presente, ahora e per sempre” |
Altri libri
Argentina. Terra del fuoco. Ediz. illustrata
La lingua della terra. I Mapuche in Argentina e Cile