L’Aia (Den Haag) e il suo prezioso Museo Mauritshuis

6742 Amsterdam

 

L’Olanda visse un momento di prosperità assoluta grazie ai commerci, favorita da un territorio piatto e ricco d’acqua: infatti i principali trasporti avvenivano per via fluviale.

 Come abbiamo già raccontato l’Olanda visse un momento di prosperità assoluta grazie ai commerci, favorita da un territorio piatto e ricco d’acqua: infatti i principali trasporti avvenivano per via fluviale. Si stava bene in Olanda, i giovani studiavano, l’igiene era osservata anche grazie alla gran quantità d’acqua dolce. Su questo territorio si formarono tante piccole città, la vita cittadina é sicuramente più culturale. I cittadini erano interessati ad investire il denaro in beni artistici per il puro piacere di decorare le proprie case e non per investimento. Si andò formando una nuova classe non di aristocratici ma di borghesi, che aderivano alle diverse gilde, le (associazioni di mutua assistenza religiose, mercantili, artigianali) i pittori erano iscritti alle gilde.

Olanda vascelli 1

Il commercio diventò essenziale quando nel 1602 si consorziarono 8 piccole compagnie di trasporto navale, si formò la Compagnia Olandese delle Indie Orientali che rese i Paesi Bassi uno dei principali imperi coloniali del mondo. Con il flusso di spezie (utili anche alla conservazione dei cibi) e frutti tropicali mai visti prima, il gusto culinario degli olandesi si modificò. La cucina diventò importante nella vita quotidiana, il cibo: un “fatto sociale”. Immaginiamo che cene e pranzi si arricchirono di piatti elaborati e speziati testimoniati nell’arte da quadri di nature morte capaci di tramandare una ricchezza alimentare esclusiva di quel periodo a cavallo del XVII/XVIII secolo, tale da essere immortalata in memorabili tele ricche di selvaggina, un tripudio di animali e frutti accattivanti, non c’è museo che non abbia almeno un quadro di questo genere di natura morta.

Quadro Clara Peeters 1

Quadro Clara Peeters 2

Specializzata in quest’arte era la pittrice Clara Peeters nata ad Anversa, menzionata ad Amsterdam nel 1612 e nel 1617 all’Aia, dove nello  spettacolare museo Mauritshuis si é tenuta nel 2017 la mostra “Nature morte del secolo d’oro” a lei dedicata. All’Aia (Den Haag in olandese) il quartiere del museo é particolare, tra gli incroci di belle vie si entra in un giardino con un fronte di panchine affacciate su un lago artificiale al cui orizzonte si materializzano meravigliosi edifici, siamo davanti al Binnenhof, datato 1446, sede degli Stati Generali nonché il parlamento olandese: fa pensare a un suono e luci. Ci avviamo sul lato “nascosto” dove si trova il superbo museo Mauritshuis. Entriamo per visitarlo, la hall è un tripudio di fiori, una meraviglia.

7613 LAia Binnenhof

7621 LAia Museo Mauritshuis

3436 LAia museo Mauritshuis

Quella che era una casa nobiliare é ora uno splendido museo dove sono raccolte diverse collezioni d’arte. È qui che si trovano alcuni dei più noti quadri di Vermeer “la ragazza con l’orecchino di perle”, “la vista di Delft”, altre tele famose  sono di Rembrandt tra cui  “la lezione di anatomia”, un’immagine realistica di studenti vestiti di nero con al collo gorgiere bianche chinati sul professore che opera. Tra la carrellata di capolavori appesi alle pareti mi colpisce il quadro del pittore di Delft Carel Fabritius “il cardellino” dalle pennellate materiche con sfondo luminoso al cui centro spicca un cardellino incatenato. Avevo visto il bel film di J. Crowley tratto dal libro di  Donna Tartt (vincitrice del Pulitzer 2014), ora trovarmi davanti a quel quadro  mi lascia stupefatta.

7681 LAia Mauritshuis Il cardellino

 

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Sulle pareti del palazzo sfila la dolce vita olandese, quadri che ci raccontano le loro feste religiose, i matrimoni, i giochi invernali, i pattinatori sul ghiaccio; una vita spensierata, ricca e felice. Infine ci dedichiamo alla visita della città, centro di numerose organizzazioni internazionali: la Corte Internazionale di Giustizia, principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, ed altri importanti organi europei.

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7600 LAia

Il primo edificio in cui c’imbattiamo é il Municipio così bianco che i locali lo chiamano “il palazzo del ghiaccio”, opera dall'architetto Richard Meier: é un puzzle di “spranghe” di ferro, tante finestre, al centro del cortile una panchina d’acciaio arrotolato, sembra un nido.

 

7539x LAia cittàPercorriamo la strada pedonale affiancata da belle case vecchie e nuove,  gallerie d’arte, negozi per lo shopping, bar, ristoranti: al centro del viale sorgono diverse sculture. Decidiamo infine di conoscere il Palazzo della Pace la sede del tribunale dell’Aia. E’ un bel palazzone di mattoni rossi neo rinascimentale olandese del XIX secolo. (testi e foto di Gabriella Pittari)

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Infine andiamo a dare un’occhiata al lungo mare. La spiaggia é molto vasta, la sabbia é beige, l’oceano Atlantico sberluccica sotto un sole che sta per tramontare.

7731 LAia lungomare

3444 LAia spiaggia sulloceano

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