Capitale del Colorado, “ regina delle pianure”, sul versante orientale delle montagne rocciose a 1600 m d’altezza é anche detta Mile-High City,
perché la sua altitudine ufficiale sul livello del mare, misurata sul quindicesimo gradino del Colorado State Capitol corrisponde a un miglio: le montagne rocciose sono la sua bianca corona. La città fondata nel 1858 é sorta come città mineraria sul fiume Platte alla confluenza con il Cherry Creek: immaginiamo le loro acque luccicanti d’oro. I ricercatori arrivarono principalmente dal Kansas e dalla Georgia percorrendo i sentieri preesistenti e attraverso il South Platte River ex luogo d’accampamento stagionale di Cheyenne e Arapaho.
Con lo scorrere del tempo Denver divenne città di frontiera e più tardi anche contea, in cui vigeva il gioco d'azzardo, la distrazione nei saloon da quel pesante lavoro. La sua economia dipendeva dalla fornitura ai minatori di merci e di bestiame. Fu raggiunta dalla ferrovia. La città assunse una pianta a scacchiera orientata ai quattro punti cardinali tanto che i residenti di Denver usano i termini nord, sud, est, ovest per indicare le loro strade cittadine. I bambini americani si devono orientare bene con la bussola, perché anche le strade nazionali sono indicate con i punti cardinali. Dislocata più o meno a metà percorso tra le città del Midwest (Chicago, Indianapolis, St.Luis) é ricca di parchi che si sviluppano lungo il fiume Platte. Nel corso degli anni, Denver ha acquisito e mantenuto circa 14.000 acri (57 km²) di splendidi parchi, tra questi é eccezionale il Red Rocks Park, un anfiteatro costruito ad ovest della città all’interno di una spettacolare roccia dal colore infuocato dove si tengono importanti incontri musicali (Red Rocks Amphitheatre).
Come in altre città americane descritte anche in questo sito, anche a Denver c’é un centro amministrativo di bei grattacieli quadrettati e rigati come fogli di quaderni, é il LoDo (abbreviazione di "Downtown Lower"). Girando nel quartiere storico di North Capitol Hill, cerco di immaginare come potesse essere nel 1949 ai tempi in cui Kerouac viveva “On the road” e si ritrovava spesso in città con l’amico Dean Morriarty scombinato e un po’ folle, insieme ad altri amici dello stesso tenore. Kerouac ci racconta di loro, scrittori e poeti, che potevano vivere d’ozio e di follia senza preoccuparsi del domani, giorni e notti di baldoria con ragazze di facili costumi. All’occorrenza facevano lavoretti saltuari tra una sbronza di birra o di whiskey.
Noi ci limitiamo a passeggiare sulla piazza del neoclassico e imponente municipio (Capitol) dalla cupola dorata, molto simile a tutti gli altri in giro per gli States. Diamo anche un’occhiata alla cattedrale dove fu battezzato Buffalo Bill, purtroppo non facciamo in tempo a visitare l’ultramoderno museo d’Arte tutti spigoli appuntiti verso il cielo, che conserva una vasta collezione di quadri dei nativi d’America. Ci rendiamo conto che a Denver si deve vivere piuttosto bene, del resto nel 2016 è stata nominata da "U.S. News & World Report" la miglior città in cui vivere negli Stati Uniti. Hotel in Denver
Denver era l’ultimo confine per i fuorilegge o per chi era inseguito anche ingiustamente, lo deduciamo dai numerosi film western. I perseguitati scappavano verso il Mexico per raggiungere Santa Fe e la libertà, loro in qualche giorno a cavallo, noi in 5/6 ore. Domani si va a Santa Fe.