Alessandro Magno deve avere avuto uno sconquasso emotivo enorme quando dopo aver distrutto e saccheggiato tutto in Iran, lesse la frase che Ciro il Grande aveva voluto fosse scritta sulla sua tomba:
“Tu che passi per questa terra, sappi che qui dorme Ciro, il re dei re, fondatore della dinastia achemenide che dopo tante conquiste lasciò tutto e se ne andò, così come te ne andrai anche tu”. Questa tomba Ciro l’ha posta a monito non solo di Alessandro ma di tanti “grandi” che pieni di gloria e di potere avrebbero dovuto lasciare tutto dopo una vita di grandi successi. A Pasargade, antica città persiana, che fu capitale della Persia queste parole si leggono tuttora. Ancora il monito, per tutti, si leva osservando i gradoni di questa monumentale tomba. Nella stanza interna di tre metri e mezzo per due metri e venti si entra attraverso una porta e bassa. Sette gradoni per innalzarsi e osservare il sito archeologico non lontano di Neshiman le cui colonne raccontano la storia dell’antico palazzo. Ciro morì nel 529 a.C. mentre conduceva una campagna contro i barbari Massageti, stanziati fra il Mar Caspio e il Lago Aral. Oltre che per le sue gesta, Ciro fu ammirato e stimato universalmente per la generosità dimostrata verso i vinti. Aveva trattato con umanità le popolazioni conquistate e aveva concesso agli Ebrei di tornare nella loro patria, ponendo fine alla cosiddetta cattività babilonese. Il sito archeologico è stato inserito nel 2004 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Approfondisci l'Iran con gli articoli di questo sito. Proposte Persepoli