I monumenti che fanno di un prato, la Piazza dei Miracoli, sono la Cattedrale, il Battistero, il Campanile o Torre Pendente e il Camposanto Monumentale.
Veri miracoli di architettura e di scultura, imponenti ed eleganti, che elargiscono il loro fascino sorgendo da un prato verde. La semplicità con cui la natura dà ospitalità a questi capolavori ne esalta i bianchi marmi finemente lavorati, dove il genio umano ha riposto in essi una rara preziosità. Il prato attirandoli dapprima a sé, li libera da ogni impedimento e li pone ordinatamente in mostra, appariscenti ed signorili, che spesso l’osservatore è colto da commozione; quasi che la sindrome di Firenze o di Stendhal conservasse qui una nutrita nicchia di contaminazione. In qualsiasi ora del giorno, con qualsiasi gioco di luce, appare evidente la solenne maestosità dei Miracoli nella mirabile armonia di linee e colori in contrasto con la struttura delle antiche mura a Levante ed a Ponente, e l’edificio degli “Spedali Riuniti di S. Chiara” a meridione. Di sera quando il sole, spenta la forza della sua luce, accarezza di ombre le tenui tinte della piazza silenziosa, arriva il momento più atteso. La fioca luce delle lampade ravviva il miracolo di questo prato tanto da renderlo fruibile per sempre nel nei sogni del turista.
“Pisa è tutta orizzontale, spaziosa, antitesi toscana di Siena; le sue strade sono ampie, e perciò scarse d’ombra; è una città chiara, felice, in cui entrano col vento il sapore del mare, il verde e la frescura delle pinete. (Guido Piovene)