Marco Aime

Sensi di viaggio

Attraversare Paesi e città non solo con con i mezzi di comunicazione, ma entrarvi con i sensi e percepire le situazioni attraverso i loro rumori, sapori, odori. La poesia c'entra e non c'entra nella suggestione che ne ricaviamo, ma se esercitassimo maggiormente le nostre percezioni sensoriali, presto o poco dopo, saremmo anche pervasi da sintomi affini alla poesia.

Lo scrittore poeta Marco Aime in Sensi di Viaggio, ci accompagna a questa lezione di viaggio invitandoci di desistere “dal viaggiare rimanendo a casa” a non voler perdurare a “fare dei viaggi stupendi con la mente”, perché se il viaggio nasce, si programma, matura nella testa, “ esso per esistere ha bisogno di assorbire linfa attraverso i sensi. “Toccare, sentire, annusare, assaggiare”. L'esperienza singolare e unica del viaggiare passa attraverso la nostra sensorialità e corporeità: rabbrividire tra i ghiacci, sudare nel deserto, ripararsi da un sole che abbaglia e mangiare con granelli di sabbia tra i denti. Camminare tra gli odori in un suk, accettare insoliti porzioni di cibo sconosciute in un'oasi. Ma ancora scaldare cuore e membra al primo tepore dell'alba, e sorridere ai venti che spazzolano i tuoi capelli. La poesia nascerà in ognuno di noi se sapremo coltivare sentimenti ed emozioni, se ci lasceremo educare aprendo un interiore troppo materializzato. Possiamo fare così una poesia anche di un posto brutto. Una pioggia per qualcuno sarà una rottura, per altri un elemento “che fa vibrare le pozzanghere”. I “fianchi dolci delle dune che nella luce del tramonto sono pronte a diventare ora grigie ora gialle per sottolineare la fatica quotidiana del sole” saranno compagne di un viaggio fatto di testa, di gambe e di cuore. Questo libro vuole far tabula rasa del consumismo, per pensare e raccontare il viaggio come se fosse un'esperienza sempre nuova, senza pregiudizi, mode, atteggiamenti, bagaglio culturale a carico o chissà quanti altri vizi o abitudini. Il viaggio diventa un libro, un libro con tanti racconti; ogni racconto può spingere ad un altro viaggio, ma un racconto non è un viaggio. (a cura dell'editore Ponte alla Grazie)