Moldova e Transnistria in bicicletta: la lentezza abbatte i pregiudizi, di Fernando Da Re ed Enzo Pellegrini

ciaobici copertina libro moldova

E’ ormai certo che la Moldova, meglio se la chiamiamo Repubblica di Moldova, sta godendo di un benefico incremento di turismo.

Se il 20% vi sembra poco, pensate che solo tre anni addietro la Repubblica di Moldova era il Paese meno visitato al mondo. Eppure molte sono le cose che questa nazione può offrire e mostrare. Oltre a Francorosso che ha incluso la destinazione nel suo catalogo Eurasia 2019 in distribuzione, sono numerosi i tour operator che offrono la Moldova, come Apatam, Azalai Travel Design, Columbia Turismo, I Viaggi di Maurizio Levi, Estland, che ha anche dedicato dei monografici, solo per citarne alcuni. Un particolare contributo si ottiene anche attraverso guide e libri che spiegano la mitezza e l’ospitalità di un Paese che si vuole aprire. Tra questi, l’ultimo arrivato alle stampe (si fa per dire perché il libro viene pubblicato solo per Kindle) è insolito: “Moldova e Transnistria in bicicletta: la lentezza abbatte i pregiudizi”. Il volume è frutto di un cicloviaggio in quelle terre da parte di due ciclo-viaggiatori esperti, Fernando Da Re  e Enzo Pellegrini che lo hanno scritto a quattro mani. La prefazione di del giornalista Ansa Daniele Dei ne risalta “l’ottimo lavoro e dimostra quanto potenziale, soprattutto umano, è in grado di trasmettere la Repubblica di Moldova. È infatti strano come questo lembo di terra tra Romania e Ucraina, senza sbocco sul mare, non sia mai stato promosso a dovere: non una guida ufficiale in italiano, pochissima cognizione dell'esistenza se non a causa del flusso migratorio verso l'Italia”.

Un racconto di viaggio che ci porta l’eco dell’Est, di un est vivo e impegnato a progredire, di un est dimenticato che vuole farsi conoscere. Gli autori che attraversano la Repubblica di Moldova e la Transnistria con la calma vibrante e appassionata che offre il turismo in bicicletta, ci viene restituita una voce che come un’eco chiama. La storia, le bellezze e gli abitanti di questi “vergini” Paesi ci invitano a raggiungerli e a scoprirli. Una lettura scorrevole e piacevole. Felice intuizione quella di raccontare luoghi e incontri che non sono stati ancora visitati da turisti in bicicletta. Difficoltà e incomprensioni vengono superate con esperienza di grandi ciclo viaggiatori e a volte l’amicizia e la conoscenza degli altri risolvono delicate situazioni. Un racconto che merita la diffusione per la conoscenza che può offrire a tutti. Oltre al racconto gli autori consigliano strade, modi di comportamento, come muoversi, cosa visitare, dove mangiare, dove soggiornare. Un modo itinerante di scoprire la ricca umanità di questi Paesi.