Santa Fe, capitale del New Mexico. Un’altra America

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Con i nostri cento cavalli cavalchiamo una Ford verso sud alla volta di Santa Fe lungo uno dei sentieri diventato l’autostrada n. 25.

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Attraversiamo un bel tratto dello stato di Colorado che ha un nome assai appropriato, infatti a Colorado Spring ammiriamo il “giardino degli dei” una formazione di spunzoni d’arenaria rossa cangianti ai raggi del sole. Attraversiamo l’abitato di Pueblo e a Raton già nel Nuovo Messico. La road 25 si sviluppa in larghe curve offrendo scorci d’orizzonti montani indimenticabili, tra nuvole candide all’inseguimento nel cielo dallo sfondo blu quasi cobalto. Uno spettacolo che solo la natura sa inscenare così bene.  Durante le sei ore che portano a Santa Fe c’é tutto il tempo per pensare al passato di questo Far West interprete di varie trame cinematografiche  che vedono i Rangers, così detti difensori della legge, impegnati ad inseguire i nativi all’attacco contro i coloni. Come nei film li immaginiamo  costretti a bivaccare sotto cieli simili a manti stellati mentre preparano improbabili cibi su vivaci falò. Quasi all’arrivo ci s’imbatte in una piccola Las Vegas senza carattere.

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Quando arriviamo a Santa Fe ci troviamo a 2190 m sul l.d.m., ma la vastità del territorio é tale da non avvertire l’altezza, che s’intuisce osservando all’orizzonte le cime del Sangre de Christo. La città é spettacolare, la più antica tra tutte le città capitali degli USA, fondata dagli spagnoli nel 1610  su un insediamento indiano. Abbandonata a causa della rivolta dei pueblos (i villaggi dei nativi) fu riconquistata dagli spagnoli nel 1692. Entrò nella Federazione degli StatiUniti nel 1912.

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Trovarsi in piazza a Santa Fe é come essere in un’altra America: neanche un grattacielo! La mescolanza delle culture indie si é fusa con quelle ispano messicane e anglosassoni facendo di Santa Fe un luogo pittoresco di ineguagliabile fascino. Il palazzo del governatore, un edificio porticato color miele, lineare, basso e lungo é il luogo dove si riuniscono tutte le mattine gli indiani per vendere i loro prodotti, un’attività regolamentata dalla legge. Su questa piazza confluiva il Santa Fe Trial, e qui i cacciatori vendevano le loro pelli, poi cacciatori e pionieri andavano a bere nei saloon ora diventati belle boutique, gallerie d’arte, negozi di splendidi gioielli etnici.

12651 Santa Fé Down Town La piazza é quadrata con al centro un giardino di tipico impianto spagnolo; sulle sue panchine la gente si ritrova a prendere il fresco, a mangiare un gelato. Tutta la città é fatta di costruzioni basse di mattoni di adobe, belle case dal color caldo che si carica di sfumature e di contrasti secondo le ore del giorno grazie alla luce abbagliante dovuta all’altezza. Su un lato della piazza la via San Francisco, la più larga, é chiusa dalla cattedrale di San Francesco di stile romanico che con la sua altezza sovrasta i semplici palazzi di adobe, rimarcando la fede dei vincitori diventata la loro fede. Santa Fè é una città di cultura, ricca di splendidi musei, il museo of Indian Art and Culture per conoscere le opere artistiche dei pueblo Navajo e Apache. Il mio museo preferito é il museo di Georgia O’Keeffe, pittrice statunitense diventata “nativa”, interprete della natura sensuale, dei colori forti ed estremi di Santa Fe.

12710 Santa Fe OKeeffe Museum La O’Keeffe dopo la morte del marito nel 1946 (Il noto fotografo Alfred Stieglitz) si trasferì a Santa Fe, comprò una casa (diventata il museo) dove visse fino alla morte. I suoi quadri floreali, le sue vedute del New Mexico li trovo di esaltante bellezza, non vedevo l’ora di apprezzarli dal vivo. La O’Keeffe diventò la pittrice più pluripremiata e innovativa degli Stati Uniti. Morì a 98 anni; chissà, forse il clima del New Mexico l’aveva rese così longeva, purtroppo però quasi cieca. Nel 2009 é uscito il film biografico “Georgia O’Keeffe”, che val la pena di vedere per conoscere meglio la sua vita e la sua arte. Santa Fe va girata a piedi per scoprire i suoi vicoli stretti e ombrosi. Lungo il Canyon Road tra il Rio Grande e il Pueblo di Pecos l’antico e tortuoso sentiero degli indiani pecos di lingua towa, si possono vedere  e magari acquistare le opere degli artisti contemporanei nelle numerose gallerie d’arte.

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Santa Fe all’incrocio di diverse piste commerciali é sempre stata una meta ambita. La pista più importante correva tra le valli del Rio Grande e del Missouri, ma negli anni tra il 1776 e il 1876, per 100 anni, fu fondamentale anche l’Old Spanish Trail che collegava Santa Fe a Los Angeles, California. Con la costruzione della ferrovia tutto cambiò, ma questa é un’altra storia.

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12735 Santa Fe Down Town

12813 Santa Fe New Mexico Museum of Art