Kakadu Park e la terra di Arnhem, Australia

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Racconto conclusivo dell’itinerario  in Australia descritto in 5 parti  da Gabriella Pittari in esclusiva per questo sito.

Prima di arrivare a Darwin si attraversa il parco nazionale di Nitmiluk per visitare le tredici gole di Katherine. Stiamo entrando nella terra degli antenati, la terra di Arnhem, che prende il nome dalla nave olandese che nel 1623 esplorò le coste. Arnhem significa “casa delle aquile”. Nel parco vivono i Jawoyn custodi delle Aforismidiviaggio Katherine Gorge 40997tradizioni aborigene. Per apprezzare meglio le gole si percorre il fiume con una crociera. Le formazioni rocciose d’arenaria si alzano dritte dall’acqua del fiume, sono “spruzzate” di vegetazione intrufolatasi nelle spaccature della roccia. Il cielo è sereno, la natura circostante è una fitta foresta pluviale ricca di palme. Il silenzio è interrotto dal cinguettio degli uccelli e dal rumore delle cascate in un’atmosfera tropicale di eccezionaleaforismidiviaggio kakadu Park 3 bellezza. L’imbarcazione scivola sull’acqua del fiume verde smeraldo come su un nastro di seta, il ranger che la guida é un bianco, ci sorride sotto il suo akubra che gli ombreggia gli occhi. L’akubra è il tipico cappello degli australiani doc. Nitmiluk è il regno degli aborigeni, è in questa vasta zona che vive la più grossa comunità primigenia. Nella riserva grotte e pareti rocciose sono decorate di incisioni e graffiti antichi come la loro esistenza e così suggestivi da suscitare ammirazione e curiosità. L’arte, diventata con il tempo una forma di riscatto delle popolazioni, è un elemento fondamentale della loro cultura. Era un mezzo per segnare il territorio dei vari clan, per ricordare eventi storici, per raccontare le storie del dreamtime, per insegnare le leggi e la morale. Sulle rocce furono rappresentate anche mani aperte, come per dire che le tribù si tengono unite per mano. Le rupi dipinte sono il patrimonio artistico del Kakadu. Per vivere pacificamente sulla terra di Arnhem i nativi intrapresero difficili lotte per i diritti, infine ottennero la terra e il voto. Un episodio di questa lotta è narrato nel film “Dove sognano le formiche verdi” di Werner Herzog. Tratta la vicenda di un territorio conteso tra una compagnia mineraria e i nativi.aforismidiviaggio Kakadu Park 41019

aforismidiviaggio Kakadu Park 41020Fu la loro inconfondibile arte a farli conoscere al mondo intero. Ora gli artisti non dipingono solo per raccontare a terra dei sogni e dei canti, ma riportano sulle cortecce le loro leggende in una forma astratta e geometrica in cui s’inseriscono uomini e animali del loro territorio. La loro arte è un filone aggiornato delle originali pitture rupestri con influenze derivate dagli indiani d’America. Il risultato è sorprendente, le opere presentano persone e animali ai raggi X, illustrate come sono dentro e fuori del corpo che diventa il contenitore trasparente dello scheletro con gli organi da proteggere all’interno. I materiali per la pittura, soprattutto certi tipi di  ocra venivano commerciati e scambiati in tutta l’Australia. Per fissare i colori usavano il succo d’orchidea. Le tecniche impiegate sono: una pittura a spruzzo un tempo realizzata mettendo in bocca i colori e spruzzandoliaforismidiviaggio Katherine Gorge 41005 sulla corteccia, l’altra é una sorta di dot-art, disegnata sulla sabbia e trasferita sulla tela. Quando i lavori sono collettivi e firmati dal “pittore”, gli incassi vanno a beneficio della comunità. Ci sono anche artisti indipendenti quotati e ben pagati. Ai bordi del Katherine sorge il Kakadu park. Non ci sono parole per descrivere la quantità e la tipologia di uccelli e animali che abitano questo paradiso con acquitrini colmi di ninfee e carnosi fiori acquatici: profumi intensi si sprigionano nell’aria. E’ una visione onirica. Enormi coccodrilli s’aggirano nei corsi d’acqua mostrando gialle fauci circondate di aguzzi denti suscitando una certa inquietudine: si percepisce a fior di pelle il brulicare della vita. Gli aborigeni Jawoyn si riuniscono qui per i loro riti iniziatici, si dipingono il corpo e danzano al suono del didjereedoo, per riconciliare l’umano Arnhem Hwy Kakadu Mapallo spirito degli antenati raggiungibili solo con il canto. Gli australiani si considerano i custodi della terra, la Madre che ha generato il tutto. La quantità d’uccelli è impressionante, volano qua e là spargendo colori in un cielo già carico di celeste; si posano sui cespugli o a terra cinguettando nei loro misteriosi linguaggi. E’ una meraviglia, non si sa dove girare lo sguardo da quanti quadri pittorici si materializzano davanti ai nostri occhi incantati: fruscii, guizzi, colori, profumi, è tutto un respiro di vita di cui siamo osservatori privilegiati. Come sempre però tutto ha una fine e se pur nolenti dobbiamo lasciare quel mondo fantastico; una cosa è certa non lo dimenticheremo facilmente.   (testi e foto di Gabriella Pittari)

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