“Lasciando quel mare, fummo per breve tempo in vista di Mascate, la città più importante del luogo...
...Ne ammirai lo strano aspetto, in mezzo agli scogli neri che l'attorniano, e sui quali spicca il bianco delle case e dei forti. Notai anche le cupole delle moschee, la punta elegante dei minareti, le fresche e verdeggianti terrazze. Ma fu solo una visione, e il Nautilus sprofondò ben presto tra le onde.” (Jules Verne – Ventimila leghe sotto i mari)
Le parole del Prof. Aronnax, uno dei protagonisti del romanzo “Ventimila leghe sotto i mari” di Julius Verne, forniscono una perfetta descrizione della meraviglia che i viaggiatori provano nello scoprire Mascate (o Muscat), la capitale del Sultanato dell'Oman. La città, ancora adesso, conserva lo stesso fascino esotico e misterioso di un tempo: incastonata tra le montagne e il mare, Muscat rappresenta l'espressione perfetta delle due anime del paese, quella ancorata alla tradizione e alla secolare cultura omanita e quella votata al progresso e allo sviluppo economico.
Oggi, visitare le terre dell'Oman è molto più semplice rispetto al passato, anche perché il paese, un tempo definito “l'Eremita del Medio Oriente”, è andato incontro ad un graduale processo di apertura al resto del mondo e, soprattutto, ai meccanismi del turismo internazionale. Tuttavia, la scoperta dei paesaggi omaniti e delle tradizioni che affondano le loro radici nei secoli non mancano di continuare ad emozionare i viaggiatori, regalando esperienze semplicemente uniche. Viaggiare alla scoperta del Sultanato dell'Oman vuol dire visitare le terre magiche che secoli addietro hanno ispirato le avventure del marinaio Sindbad, narrate in alcuni dei racconti delle “Mille e una notte”, ma anche esplorare territori rimasti a lungo celati all'occhio umano e, ancora oggi, in gran parte incontaminati.
È il caso dei grandi deserti che caratterizzano tutta la parte centrale del paese, come lo sterminato Wahiba Sands: attraversando le maestose dune di sabbia è possibile raggiungere wadi dalle acque cristalline e incontrare i beduini, le popolazioni nomadi che vivono ancora lontane dai centri abitati e che mantengono le loro millenarie tradizioni. Solo assistendo allo spettacolo delle dune che si tingono dei caldi colori del tramonto o trascorrendo una notte in un accampamento sulla sabbia contemplando il limpido cielo stellato è possibile comprendere perché, da sempre, questi luoghi esercitano un fascino quasi magnetico sull'uomo.
Per apprezzare davvero ciò che di unico questo paese ha da offrire al viaggiatore, è indispensabile immergersi nella vita dei piccoli villaggi e dei piccoli centri cittadini: la popolazione del luogo, crocevia di mercanti e preziose materie prime quando Muscat era uno dei porti più importanti della via delle spezie, non ha mai dimenticato la sua vocazione all'ospitalità e all'accoglienza nei confronti dello straniero. Le squisite maniere degli omaniti non mancano di colpire quei viaggiatori che poco conoscono del mondo arabo e, spesso, rappresentano una delle sorprese più gradite nel corso dei viaggi in questi luoghi. I suk, ovvero i grandi mercati presenti in tutte le città dell'Oman, sono una tappa immancabile: qui è possibile ammirare oggetti d'artigianato unici al mondo, gioielli dalla fattura straordinaria e ricche selezioni di spezie e di incenso, i cui profumi pervadono l'aria stregando il visitatore. I mercati omaniti offrono davvero molti spunti a chi è in cerca di piccoli ricordi di viaggio, come è possibile leggere in questa breve guida sui souvenir più caratteristici dell'Oman. Questa terra all'apparenza brulla e inospitale è sempre pronta a donare suggestioni uniche al viaggiatore, unendo alla forza di una natura selvaggia e indomabile, la grande offerta culturale, storica e architettonica costruita nel corso del tempo da un popolo che ha saputo resistere alle spinte provenienti dall'Occidente e mantenere la sua identità, senza per questo rinunciare alle comodità e alle possibilità della vita moderna. (Dami Bex)