Ferrara magica, affascinante, seducente

Unesco Ferrara castello Massimo Baraldi

Ferrara

magica, affascinante, seducente

Ferrara: città ricca di storia e di storie, ancora da narrare e da svelare. Magica e affascinante, avvolta da una seducente e sottile malìa, velata come le sue nebbie. Amata e odiata da artisti, poeti e viaggiatori che attraverso il tempo l’hanno vissuta, respirata, ascoltata” (Mirna Bonazza)

Unesco Ferrara Panorama Archivio Fotografico Provincia FerraraNel 1995 l’Unesco ha conferito a Ferrara il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità quale esempio eccezionale di città del Rinascimento che ha conservato un centro storico pressoché integro e che ha profondamente influenzato i canoni della pianificazione urbana nei secoli seguenti. Nel 1999 il prestigioso riconoscimento è stato esteso anche al territorio del Delta del Po e comprende anche le Delizie estensi, le residenze dei Duchi d’Este, che mostrano in modo eccezionale l’influenza della cultura del Rinascimento sul paesaggio naturale. Se dall’Ottocento furono le mitiche guide tascabili “Baedeker” ad accompagnare gli intellettuali europei nel Grand Tour, oggi turisti e viaggiatori moderni si orientano fra le innumerevoli bellezze del nostro paese affidandosi al celebre tempietto dorico raffigurato nel logo Unesco che contraddistingue le maggiori eccellenze culturali ed artistiche. Dal 1995, Ferrara, è fra i Siti Unesco italiani una città straordinaria che ha preservato nel tempo il fascino e l’atmosfera del suo glorioso passato in una calibrata armonia con il presente, volta ad esaltare il patrimonio culturale e le sue peculiari caratteristiche storico-artistiche come fattore dinamico di sviluppo del territorio. E’ un luogo carico di energia positiva che ha raggiunto il massimo splendore nel Rinascimento sotto il dominio di Casa d’Este; una moderna città ideale che ha preso forma tra la fine delUnesco Ferrara Part. Duomo Filippo Pollastri Quattrocento e gli inizi del Cinquecento nei quartieri progettati da Biagio Rossetti sulla base di un disegno urbanistico di nuovissima concezione: primo esempio in Europa di pianificazione organica degli spazi urbani e di trasformazione del territorio ispirate da un’idea.  Il territorio ferrarese Patrimonio dell’Umanità rappresenta uno dei Siti Unesco più estesi al mondo. Esso ricopre due ampie aree: quella vera e propria di riconoscimento Unesco e quella cosiddetta “area tampone”, a maggior tutela della prima. Entrambe le zone includono gli antichi corsi d’acqua, visibili e non, le vie di comunicazione storiche, il territorio su cui sorgono le Delizie e il tratto emiliano del Delta del Po: tutto ciò illustra chiaramente il disegno pianificato dagli Estensi nel Rinascimento; nel paesaggio rurale coltivato come in quello naturale, tutelato in oasi e parchi, il visitatore esperto può cogliere ancor oggi l’impronta culturale estense. Infatti, il grandioso progetto di trasformazione dei Duchi d’Este sul territorio, realizzato con l’ambizione di trasmettere la grandezza del casato, ha lasciato beni monumentali di grande pregio: un fitto reticolo di canali, fossi, argini, torri e varie opere idrauliche di controllo delle acque che,Unesco Ferrara Cappellacci Archivio Orsatti insieme alle meravigliose dimore di campagna, luoghi di “delizia” e svago della corte, ebbero un ruolo strategico nel governo del territorio.   Curiosità: Gli estensi lasciarono le loro eredità anche in cucina. I moderni ristoratori ferraresi ripropongono quella tradizione pressoché intatta. Come non nominare i “capellacci di zucca”, il “pasticcio di maccheroni detto di Ferrara”, o “l’anguilla marinata”. Ingredienti e sapori di un tempo signorile che ritrovano posto nelle tavole  dei signori e del popolo di oggi. E non solo nelle grandi feste. Per ultimo si può nominare il pane che, come allora, ancora adesso mantiene quel sapore e fragranza impossibile da riprodurre fuori da questa area.

 in collaborazione conlogo ilgiardinodirebecca  

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