Isola a vocazione religiosa richiama tutto il tempo dell’anno fedeli turisti visitatori in uno dei santuari più frequentato di tutta la Grecia: Panagia Evangelistria (chiesa dell’Annunciazione).
Sono mete di pellegrinaggi anche le numerose altre cappelle e chiesette di campagna nate sia nella capitale dell’isola sia nel territorio aspro e pietroso che la circonda. Sono ben visibili i pendii e le terrazze sui terreni che solo pochi anni fa erano coltivati a viti e a qualche altri prodotti agricoli. La difficoltà di lavorare queste terre e la trasformazione turistica dell’isola ha fatto cambiare le abitudini degli abitanti ed ora i terrazzamenti sorretti da muretti a secco sono ricami ad un territorio quasi desertico sul quale spiccano villaggi bianchissimi, chiesette candide e dove appaiono le costruzioni architettoniche singolari delle antiche e a volte ancora ancora utili colombaie. Se ne contano circa seicento costruite come vere opere d’arte. “Per il popolo greco, le colombe simboleggiano la pace, l’amore e la tenerezza e sono legate alla tradizione religiosa. Gli elementi decorativi inseriti nella costruzione creano un’immagine armoniosa e sono stati chiamati “ricami architettonici”. L’insieme del patrimonio delle colombaie di Tinos costituisce un monumento popolare unico al mondo, sorto dal bisogno della popolazione di esprimersi artisticamente. D’altronde, un risultato simile si ottiene solamente se l’architettura sorge da un bisogno spirituale”. (ufficio turismo ellenico)
Negli ultimi decenni centinaia di colombaie sono state sistemate e restaurate a cura di associazioni con contributi di donatori volontari. Le più belle si trovano a Tarambados, ma la veduta panoramica famosa, si trova vicino al villaggio di Kambos. ”Il villaggio di Kambos è il luogo adatto per ammirare le numerose colombaie di marmo, la loro antica architettura popolare, rilevando che ognuna è diversa l’una dall’altra e unica nel suo genere.”
Anche altri capolavori d’arte e di architettura sono presenti a Tinos che dimostra di meritare il titolo di “isola d’arte e di bellezza”. In breve diciamo che i Veneziani a suo tempo ci hanno messo del proprio e ci sono riusciti proprio bene. Il territorio dell’isola presenta aspetti diversissimi ad ogni movimento orografico e stradale. L’isola, con le montagne e le vallate e con quanto contiene che viene qui descritto, è praticamente un museo a cielo aperto.
- La chiesa a Monastiri la cui costruzione risale ad oltre 100 anni or sono sulla montagna Si tratta del luogo dove visse santa Pelagia a cui apparve la Madonna consegnandole il segreto del luogo preciso dove si trovava un’icona miracolosa presso la città di Tinos. In quel luogo fu poi eretta la cattedrale tutta in marmo bianco dedicata alla Vergine.
- Volax è un villaggio immerso in enormi rocce tondeggianti frutto di un fenomeno naturale unico. Sopravvive l’antica arte di intrecciare cesti ed è stato costruito un teatro all’aperto e piccolommuseo di arti e mestieri .
- Pirgos conserva l’antica arte scultorea. Marmi decorati sono presenti sulle case come del resto in tutta l’isola. La sua preziosa piazzetta centrale è presa d’assalto da turisti che sostano nelle graziose osterie per un riposo alimentare.
- Panormos è un porto dove anticamente transitava il commercio dei marmi. La sua posizione ne fa oggi una destinazione turistica dove si possono osservare le barche da pesca colorate, e la splendida veduta sull’isolotto Planitis .
- Ormos Isternion nasce su una posizione idilliacacon spiagge di ciotoli e minute costruzioni in riva al mare.
- Agios Sostis e Agios Joannis porto racchiudono una baia con ampie spiagge e numerosi alloggi. Luoghi adatti per trascorrere giorni rilassanti e dedicarsi alle escursioni alle menzionate località. Noleggio vettura a Tinos.
- Di Tarambados e Kampos e le loro artistiche colombaie è già stato detto.