A Mosca e San Pietroburgo con lo scrittore Paolo Nori

aforismidiviaggio Aforismidiviaggio Piter metro Anna Akhmatova 6968 risultatoSe volete morire giovani o anche non giovani ma acculturati vi consiglio un viaggio nelle capitali della Russia, Mosca e San Pietroburgo con lo scrittore Paolo Nori.

L’agenzia di viaggio vi darà un programma insolito principalmente basato su luoghi letterari, non pensate però di realizzarlo così come lo leggete, sarebbe ingenuo. Sul luogo scoprirete che tutto cambia secondo gli umori, diciamo della giornata. Dal programma già saprete che nelle due città ci si sposta con i mezzi locali, autobus e metrò, ma soprattutto a piedi, banditi i bus turistici. Questo ti fa decidere di andare all’avventura seguendo le orme di Paolo Nori che a sua volta segue quelle di alcuni scrittori, insomma un viaggio di scoperta. Si arriva a San Pietroburgo, tempo bellissimo, fa un caldo insolito per questa città così nordica. CI sono a disposizione sette giorni. La meta del dopo cena é piazza del Senato per conoscere “il cavaliere di bronzo” la statua dedicata a Pietro I da Caterina II immortalata dal grande Puškin nel poema omonimo. Questo poema lo conosco bene é fantastico.

aforismidiviaggio Aforismidiviaggio Piter il cavaliere di bronzo 1197 risultato

Io t’amo, o  creatura di Pietro,

amo il tuo severo e armonioso aspetto,

il maestoso corso della Neva,

il granito delle sue rive,

il ricamo in ghisa delle cancellate.

Il pallido crepuscolo e lo splendore

Illune delle tue notti malinconiche… io t’amo..

Solo questi versi basterebbero per avere una descrizione essenziale della città. Camminiamo  nella luce crepuscolare tipica delle notti bianche. Mentre Nori racconta s’accendono le luci sul giallo palazzo del senato dell’architetto Rossi, sono le 23:00. Proseguiamo verso l’ammiragliato seguendo i luccichii della guglia dorata, poi torniamo all’hotel “pieni di pensieri”  come dice Puškin.IL mattino seguente Paolo con la guida locale Liudmila s’avvia aforismidiviaggio Aforismidiviaggio Piter ammiragliato 0029 risultatospedito leggendo memorabili pagine di autori sconosciuti ai più, ma non ai suoi fedeli estimatori che lo hanno seguito nell’avventura. Il nostro hotel é vicino alla casa dove visse Daniil Charms, forse il suo più amato scrittore, immortalato sul muro con un profilo e con il  nome inserito in una X. Sotto una lapide di marmo nero, una specie di grata permette agli estimatori di deporre omaggi floreali, impresa che riserviamo al dopo cena.

aforismidiviaggio Aforismidiviaggio Piter palazzo del senato 6962 risultato

Volando sulle ali della poesia percorriamo il bel canale Fontanka ed entriamo nel fantastico palazzo  Šeremetev per visitare il modesto appartamento dove visse la sua immensa tragedia umana la poetessa Anna Achmatova: le fucilarono il marito, arrestarono il figlio. Scrisse “Requiem” su pezzetti di carta che stracciava dopo che gli amici li avevano imparati a memoria. Dopo la morte di Stalin il poema fu ricomposto. Il suo fascino superava le minacce, la qualità della sua poesia la salvò.

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Percorriamo l’animato Nevskij, la via principale di Piter (così i cittadini chiamano la loro città) intrufolandoci nella più grande libreria di Piter in un edificio belle epoque poi continuiamo la passeggiata tra negozi così diverse dai nostri, ammiriamo il liberty Eliseev dove si serviva la nobiltà, poi andiamo a conoscere un altro scrittore degli anni ’80/90 del secolo scorso: Sergej Dovlatov morto in esilio. Nei suoi scritti sgretola in modo spontaneo le banalità della logica dell’assurdo. Al lato della casa dove abitò c’è ora un monumento in cui appare dimesso e forse ubriaco. Paolo Nori ci parla di lui e dei sui scritti.

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A fine Nevskij (5 km) entriamo nel monastero Aleksandr Nevskij, nel cimitero rendiamo omaggio al grande Fedor Dostoevskij. Visitiamo il quartiere dove visse e dove si muovono i personaggi dei suoi romanzi “Povera gente” ma soprattutto “Delitto e castigo”. Ci riuniamo in piazza Sennaja dove vendevano il fieno (seno) per i cavalli delle carrozze pubbliche. Non esiste più quell’atmosfera sordida e triviale di cui ci parla Dostoevskij. Visitiamo l’appartamento in cui visse con la famiglia. Un’occhiata al mercato che frequentava, e via. Dopo cena Paolo si presenta con un‘enorme mazzo di fiori gialli che a fatica deponiamo sulla “grata” di Charms prima d’avviarci in un’altra esplorazione della Pietroburgo crepuscolare. 

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Paolo ha fatto una tesi di laurea su Velimir Chlebnikov, un poeta surrealista dalla vita assai difficile, di conseguenza conosce diversi scrittori di quella corrente letteraria che io conosco meno. Alla piazza delle piazze diamo solo un rapido sguardo, ma che suggestione! Durante gli spostamenti a piedi attraversiamo strade, guardiamo palazzi di bellezza unica mentre Paolo legge e racconta cose sensate in modo “surreale” mischiando ricordi del suo passato di studente in Russia nel 1991 alla fine della perestrojka. Tra il “pubblico” ci siamo io russofila e la giovane Alessandra. Tutti e tre amiamo la Russia, siamo di tre generazioni diverse, abbiamo esperienze diverse, ma tutti e tre condividiamo lo stesso amore per questo paese e per i russi, a prescindere.  Leggi seconda parte, Mosca.

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