“Carissimi ospiti, benvenuti a Parenzo una delle più note località di villeggiatura del Mediterraneo e delle più vicine all’Europa Centrale”.
Come dare torto all’ufficio turismo che salutando gli ospiti attraverso la consegna di documentazione adeguata, propone il soggiorno in una città di 17.000 abitanti che è organizzata per ospitare in stagione fino a 70.000 turisti in alberghi, campeggi e villaggi tutti ottimamente attrezzati? L’odierna Parenzo turistica è nota soprattutto per l’ambiente ben conservato dove querceti e boschi e oliveti ben curati scendono dolcemente fino al mare. E i vigneti ne assorbono i profumi che lasciano poi evaporare nei freschi vini che la cucina locale propone. Il turismo, è vero, iniziò solo nel 19° secolo quando fu aperto il primo stabilimento balneare pubblico nell’isola di S. Nicola, ma il mare pulito e l’incanto delle coste vanta il privilegio di essere stata scelta da 6000 anni da nuclei illirici che trovarono motivi più che abbondanti per renderla città ambita nel tempo da Romani, da Bizantini, da Veneziani, da Napoleone, da Austroungarici e dal Regno d’Italia. L’intero nucleo storico, situato su una piccola penisola un tempo circondata da mura e torrioni, è ora diventato patrimonio Unesco. Il volto della città, allargatosi anche fuori dalle mura, mostra una parte della storia dell’architettura, la cui perla d’arte è rappresentata dalla basilica Eufrasiana paleocristriana. Il sentiero che porta in città, dagli organizzati parcheggi nei pressi, si snoda lunga la riva e mette in armonia corpo e mente. L’arrivo ai decumani riporta il visitatore indietro nel tempo e come in un caleidoscopio ogni sfaccettatura riporta angoli storici, sapori e colori che lasciano il segno indelebile. Nei dintorni i querceti e le pinete si estendono fino sulla riva del mare e la costa è un susseguirsi di penisolette e baie. L’olio d’oliva e il vino rappresentano i prodotti più apprezzati e con la buona cucina (di mare e di terra) assicurano già da molti secoli parte integrante della cultura del vivere bene e sano. “Qui si conduce una vita da dei” sosteneva Cassiodoro. Da allora il piacere della vita e l’arte del riposo dura tutt’oggi a Parenzo.
Dintorni: Motovun/Montona
Situata in cima ad una ripida collina alla quale si può accedere anche percorrendo più di mille gradini, questa città medievale è circondata da un muro che la protegge e nello stesso tempo è percorribile e dalla cui cima si estende una vista a 360 gradi su vigneti e boschi. Provate ad alzarvi presto in questa area e l’alba vi lascerà senza fiato perché nella difficoltà di respirare davanti allo scenario coloristico di valli e campi coltivati, sarete attanagliati dalla emozione. Motovun è sede di film festival.
Visnjan/Visignano: sta arricchendo la sua dotazione turistica. Si incontra subito la chiesa intitolata a san Antonio, un armonioso piccolo edificio gotico con un campanile a vela sulla facciata. Le pareti decorate narrano la vita del santo abate. Altri importanti reperti nei pressi della chiesa matrice.
Istria in bicicletta, la Parenzana