Viaggiare, andare, vedere, desideriamo farlo tutti. Molti di noi avrebbero la valigia sempre pronta.
Ma c’è anche un turismo “partecipato” dove la necessità è appagare lo spirito traendo ispirazioni di pace proporzionali al nostro sforzo fisico nel fare i “turisti” o meglio…i "viaggiatori". E’ qualche cosa non adatta a tutti: servono volontà, determinazione e spirito di sacrificio. E’ il viaggio di chi cammina e sul suono dei propri passi misura i suoi pensieri. E’ il turismo mosso dalla necessità di non ripetere itinerari standardizzati e di vivere appieno il percorso e gli incontri del cammino
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E’ la voglia di sentirsi partecipi di un territorio come un viandante che vuole “vivere” il suo viaggio, sia che si tratti di una destinazione a noi vicina che di una a noi lontana, in uno dei tanti territori del mondo. Si può scegliere di partire da soli, con pochi amici o in gruppo, per un trekking o un bike tour, il tutto in serenità supportati da chi da anni ha fatto del mestiere una grande passione. Il moderno viandante può così dedicarsi solamente ai suoi pensieri e al suono dei suoi passi ovattati nel deserto del Wadi Rum in Giordania, lungo il Siq a Petra o ancora lungo il cardo Massimo di Gerasa, facendo attenzione a non "inciampare" tra i solchi dei carri e gli scoli dell'acqua presenti sulla pavimentazione originale. Il "rumore" del silenzio lo si può vivere ovunque: lungo la via che da Gerico porta a Gerusalmme, nel Wadi el-Qelt, passando per il Monastero di San Giorgio in Koziba, tra un Monastero e l'altro dell'Armenia e, seppur in lontananza, dal maestoso e biblico Monte Ararat. Senza dimenticare i Cammini più famosi come quello di Santiago de Compostela, la Via Francigena o il Cammino Celeste… Sono tante le mete possibili. Affidati ai nostri consigli, trova l'itinerario che sogni e...parti. (Gli amici della IOT)