I difetti degli italiani all’estero. La bocca della verità.
Non sono solo chiassoni, perché chiacchierano a voce alta e si esprimono con vivacità, sono molti di più i difetti che ci vengono segnalati in Redazione. Alla domanda cosa non sopporti degli italiani all’estero, le seguenti risposte ne danno un “simpatico” ritratto.
- Non sopporto quelli che volendo mangiare all’italiana all’estero, si lamentano.
- Quelli che fanno sempre shopping quando devono vedere i musei.
- Quelli che si fanno continuamente foto di loro che bevono una birra e non fanno un click del panorama e delle bellezze architettoniche che stanno attorno a loro.
- Quelli che fanno sempre aspettare, prima di salire sull’autobus, perché devono finire la sigaretta.
- Quelli che pur conoscendo una lingua, ritengono di parlare comunque italiano in ogni angolo del pianeta.
- Quelli che commentano quando tu spendi più del previsto e te ne duoli con la frase “beh sei in vacanza non ti lamentare, sennò stai a casa."
- Quelli che non hanno spirito di adattamento e contestano tutto.
- Quelli che nei paesi poveri pensano che tutto sia in vendita per il loro diletto: persone e cose non fa differenza.
- Quelli che vogliono fare da guida perché pensano di sapere più della guida ufficiale.
- Quelli che denigrano o sono completamente disinteressati a ciò che stanno vedendo, affermando talvolta che visto un monumento o un tempio tutto il resto è uguale.
Certamente mettere temporaneamente la veste di turista o di viaggiatore non è per niente facile. Anche se fai sforzi per riuscirci qualcuno avrà comunque qualcosa da rimproverarti o da rinfacciarti se non davanti, dal di dietro. E se comprendessimo che:” viaggiare deve rendere modesti, facendoci accorgere del piccolo posto che occupiamo nel mondo” e che “lo scopo del viaggiare è disciplinare l’immaginazione per mezzo della realtà e, invece di pensare come potrebbero essere le cose, vedere come sono in realtà”, qualcuno ci giudicherebbe ancora?