A viaggio ultimato mi piace esprimere una valutazione complessiva che tenga conto del viaggio in se stesso, dei trasporti, degli alloggi, degli incontri, delle cose viste, della cucina tipica e devo dire che anche quest'anno il punteggio è stato più che soddisfacente e mi chiedo: perchè mi preoccupo ogni anno per qualcosa che potrebbe andare male? … non capita mai!

Osservando certe opere si è pervasi da una certa energia che si comprenderà maggiormente solo dopo che si è tornati e si dedica qualche minuto per approfondirne la conoscenza … d'altronde ogni viaggio è una scoperta e se quando si torna la valigia non è ancora piena, si possono riempire gli spazi rimasti vuoti con un ulteriore approfondimento.

Restauracja Kuchnia Polska, Danzica

E zuppa sia … ma la trippa proprio no!

Dopo aver stabilito una prima relazione con la bellissima città di Danzica decidiamo di allontanarci con le nostre biciclette dal centro storico per cenare fuori dal classico circuito turistico. Ci attrae questo locale e dal menù esposto verifichiamo che rientrino anche le zuppe, perchè zuppa volevamo mangiare. Non riuscendo a capire la composizione delle varie offerte decidiamo per la specialità della casa. Ci vengono prontamente serviti due piatti colmi di invitante zuppa, ma … la specialità era la trippa, l'ultima cosa al mondo che avrei voluto mangiare ! Mi dispiace per il gentile proprietario, ma la trippa proprio no.       Mi viene servita una seconda zuppa che non sarà stata la specialità della casa, ma come gusto, trovava concorrenza solo in quella che faceva mia madre ed è risaputo che la cucina della mamma non ha rivali. A seguire due secondi piatti di cui non ricordo il nome, ma cucinati a dovere, veramente ottimi. Ci attardiamo un po' a conversare con il premuroso gestore, che peraltro non ha conteggiato nel prezzo la zuppa da me rifiutata. Alla televisione stanno trasmettendo la partita di calcio Italia–Polonia U21che terminerà 0-1 (sigh). Con fairplay ed un po' d'ironia, l'avversario polacco ci fa digerire l'amaro boccone con un digestivo offerto dalla casa.

Restauracja Swoiskj Smak-Danzica

Swoiskj Smak, ovvero “gusto casalingo”

Raggiunta una certa empatia con lo staff dell' ostello dove alloggiamo, troviamo saggio affidarsi al consiglio di andare in questo ristorante polacco ubicato a pochi passi. “oltre 150 marche di vodka polacca” recita un cartello, indicando una robusta mensola addossata ad una bella parete di vecchi mattoni e ripiena dell'esplosivo liquore … non ci facciamo sedurre dalla lusinga sirenide e ci sediamo su inusuali tavoli neri con il numero ben evidenziato in bianco a tutta grandezza. Ci attende un menù di tutto rispetto e i piatti che ci sfilano appresso stuzzicano ulteriormente la salivazione tra i fumi d'alcool che ci avvolgono. La prima sera scegliamo un piatto da compartire in due con quattro tipi di carne ed altrettanti di verdura … ottimo, come il piatto della sera seguente costituito da due pietanze a base di carne e pesce servite su una particolare tavoletta in legno. Un piacere per gli occhi ed il palato (vedi foto). E' stato bello attardarsi un po' in questo locale ben frequentato; da qui. con una breve passeggiata digestiva, si può ritornare nel centro, lungo i canali per rivedere la zona vecchia vestita da sera esaltando così il suo stile e personalità di città anseatica.

Wartka Bridge-Danzica

Indovinato connubio tra modernità e tradizione.

Non ci eravamo preparati a fondo su Danzica, sarebbe stata solamente la città meta del nostro viaggio dove passare qualche giorno per definire alcune problematiche logistiche. Non ci aspettavamo sicuramente di ritrovarci in un luogo così intriso di significato e proiettato verso una modernità, ma con uno sguardo retrospettivo … è il caso di questo ponte “levatoio” funzionante dal 2017 che, con una lunghezza di 70 mt e una larghezza variabile da 6,70 a 10,50 mt ora collega la Old Town all'isola Olowianka con l'edificio Filarmonico del Baltico; rivisitazione storica dei piccoli traghetti che funzionarono dal 1390 sino al 1880. In due minuti, tramite un meccanismo a me oscuro ed alquanto intrigante, il ponte viene sollevato in determinati momenti per consentire il passaggio di barche alberate e del Ferry che giornalmente collega Danzica con la penisola di Hel. E' bello attardarsi nel suo attraversamento e godere della vista sui canali, della ruota panoramica, della grande scritta GDANSK presa d'assalto da persone di tutte le età, degli sguardi stessi delle singole persone che vengono rapite da questo magico contesto che raggiunge il suo acme quando cala la sera e la struttura si illumina vestita a festa.

Fontanna Heweliusza-Danzica

Il fascino dell'acqua simbolo di vita

Ubicata su un percorso pedonale in fianco al più grande mulino del mondo, costruito dai cavalieri teutonici, troviamo questa bella fontana moderna articolata in più zone dove si fondono diversi materiali in un'opera complessiva che affascina e che al calare della sera si arricchisce ulteriormente con colori cangianti che esaltano questo elemento primordiale fonte di vita.

Old Town – Danzica

Qui gli Architetti osano

 

Adoro vagare per la città vecchia di Danzica in particolare lungo i canali dove le “creature” architettoniche, come dive, si lasciano ammirare nella loro immobilità e noi in movimento alla scoperta di nuovi scorci e forme … solo per il National Maritime Museum è necessario fermarsi dall'altra parte del canale all'imbrunire, quando la semplice e chiara parete esterna si anima con le ombre in movimento di passanti, a piedi o in bicicletta, che si proiettano su di essa, complice un sapiente sistema di fari. Probabilmente l'unico fabbricato di Danzica che, per essere capito, occorre bloccarsi come nella visione di un film. Graziosa ed aristocratica la Ulica Mariacka, alla sera, con le molteplici gradinate ornate da ringhiere in ferro forgiato e con le sue teche vuote le quali, durante il giorno, si adornano della preziosa resina baltica … l'Ambra !

Museum of the Second World War-Danzica

L'ho guardato negli occhi ed ho capito

Scherzi a parte, non sono entrato in questo museo in quanto già chiuso ed avevo tempi ristretti, ma l'ho esaminato bene dall'esterno ritornando poi con le luci della notte e vi garantisco che il risultato architettonico della struttura è fantastico con delle soluzioni geniali … La struttura inclinata lateralmente, contornata da un grande piazzale, rende l'idea di essere rovinata a seguito di un bombardamento, e, le vere macerie, sono racchiuse in un enorme gabbione metallico che accompagna il visitatore all'ingresso. Con le luci della sera, le ampie vetrate riflettono la verticalità dei fabbricati cittadini accentuandone il contrasto ed il contesto si anima di riflessi, di colori, complice lo sfondo e la luminosità di questi giorni della volta celeste. Sicuramente sarà un museo molto interessante, ma che senso ha arrivare in una nuova città e riuscire a vedere tutto quello che essa può offrire … sicuramente questo sarà uno dei motivi preminenti per ritornare nella fantastica Gdansk.

Polish post office museum - Danzica

Monumento al Postino

Moderno memoriale ubicato vicino alla sede delle Poste per ricordare le prime vittime polacche che difendevano gli uffici postali. Molto interessante questa Nike tra uno stormo di uccelli che raccoglie il fucile da un postino morente con a fianco la borsa con la corrispondenza.Monumento in acciaio emblematico ed intrigante posto tra il verde di un parco in posizione un po' decentrata e poco turistica, ma facilmente raggiungibile a piedi dal centro. Io ci sono arrivato per caso perchè volevo fotografare il museo della seconda guerra mondiale con le luci della notte e mi è capitata questa visione inattesa che nelle ore notturne appare in tutta la sua drammaticità esaltata dai chiaroscuri dovuti all'illuminazione. L'opera, secondo il mio parere espressionista, non si presta a fraintendimenti o a false interpretazioni; esaspera il lato emotivo e arriva dritta al bersaglio passando, però, prima dal cuore.

Hel e la penisola

Danzica, Hel, Danzica … Treno, Bici, Traghetto.

 

Era nostra intenzione, all'interno del nostro cicloviaggio, riservare una giornata per la penisola di Hel. Partiamo dalla Gdansk Glowny con la bici alle ore 10,10 dal binario 2/1 con una spesa di circa 7 euro totali a persona. Il viaggio si rivela lungo e monotono con arrivo alle 12,55. Alla stazione di Wladyslawowo sembra un assalto alla diligenza da parte di una folla “Fantozziana”; rari gli scorci fugaci sul mare e sul golfo. Hel ci accoglie nella sua veste peggiore con attrazioni da Luna Park e chioschi alimentari; la confusione regna totale … ci dileguiamo verso la punta estrema, ma la solitudine e il silenzio rimangono impressi solo sulle cartoline. Qualche foto scattata cercando di ricreare l'ambiente ottimale, ma la punta sabbiosa che dovrebbe esibirci lo scontro di onde opposte è devastata da lavori di scavo per la posa di colossali tubazioni. Solo i sentieri nella foresta riservano qualche scorcio ancora apprezzabile, mentre la salita al faro risulta impossibile per coda. Ne abbiamo abbastanza e decidiamo per il ritorno anticipato in battello con la Zegluga Gdanska alle ore 15,20 per 13 euro circa (bici compresa). Bello e rilassante l'arrivo a Danzica attraverso infiniti cantieri navali con passaggio finale sotto il ponte pedonale sollevabile … Il sole è perfetto per le ultime foto presso la grande scritta GDANSK e presto di Hel non rimane che un flebile ricordo. Ah, la potenza rigeneratrice della Bellezza! (Testi e foto di Enzo Pellegrini)