Transpadana, terra contesa tra Lupa e Leone

giardino villa mocenigo

Transpadana

terra contesa tra Lupa e Leone

Le acque hanno da sempre dominato queste terre. Il fiume Adige, il Po e Tartaro hanno modellato perennemente il territorio fin dai tempi antichi in antagonismo con abitanti e regnanti che sempre hanno tentato di dominare l’ impeto di piene dolorose e devastanti.

L’antagonismo sembra oramai vinto dall’uomo che ha saputo domare, con opere idrauliche di grande entità, le forze naturali favorendo la naturale tendenza alla agricoltura, alla creatività di famiglie dominanti, a forme architettoniche di pregio, alla cultura e alla innovazione, senza trascurare i legami e la devozione religiosa. Lo sviluppo rurale risente ora di un grande entusiasmo tanto da diventare oggetto di formazione scolastica e professionale inserita nel territorio. L’incontro con un territorio “di confine” ricco di eccellenze storico-architettoniche e agricole. Un itinerario che attraversa un ambiente naturale intriso di storia e tradizione e occasione per uno sviluppo economico e turistico. Divulgare la cultura di così profonde radici e valorizzare il patrimonio umano e ambientale, promuovere “l’orgoglio di un territorio che ha sempre qualcosa da presentare” è compito delle istituzioni, ma anche di associazioni che fanno dell’ambiente la loro vocazione. Tra queste la Fiab, che per natura si muove in esso con ilcicloturismo in alto polesine rispetto che le due ruote porta al paesaggio e con l’aiuto che può dare all’economia con  l’incremento del cicloturismo. Forse Luigi Masetti, nato e cresciuto proprio qui, già dal 1893, voleva suggerirci qualcosa? (Nel 1893 il Corriere della sera accettò la proposta di sponsorizzare un viaggio transoceanico in bicicletta, da Milano alla World Columbian Exposition, la Grande esposizione universale che si teneva a Chicago, in quello che il Corriere definì il "viaggissimo": un lungo un percorso di circa 7.000 km che portò Luigi Masetti negli Stati Uniti attraverso Svizzera, Germania, Francia e Inghilterra. Secondo gli accordi raggiunti con Viollier, Masetti inviò regolarmente al suo sponsor le lettere contenenti il reportage del suo viaggio, che furono pubblicate sul giornale nell'edizione del lunedì. Partito a metà luglio, Masetti giunse a Chicago dopo due mesi di viaggio: al termine della sua impresa fu ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti).

Partendo da Badia Polesine è possibile entrare in piena campagna lungo via Coatelle. La natura diventa subito simbolo delle accurate coltivazioni. Il primo incontro con il canale Francavilla lascia capire l’importanza di questa e di numerose altre costruzioni per imbrigliare le acque e servirsene per l'irrigazione. Filari di pioppi crescono rigogliosi e mostrano, nel periodo primaverile, le fresche foglie quasi verdi farfalle danzanti nella brezza mattutina. Le costruzioni agricole hanno un profilo di spicco in questa “terra piana”, mostrando cortili, portici e silos. Lungo i fossati i riflessi delle abitazioni, di salici piangenti e di variopinti cespugli di fiori, ricordano molto più i giardini presenti in grandi ville. Il monotono verso del pigro cuculo, udibile spesso a distanza anche ravvicinata, ci porta alla stagione calda, quando l’afa del pomeriggio mette a riposo ogni abitante, e solo il verso dell’uccello senza nido intona la sua monotona litania tra il gracidare di rane nei fossi. Capitelli votivi e piccole cappelle, non sempre in buone condizioni, raccontano il legame della gente ad una fede ancora transpadania 1viva. Gli orti diventano giardini, sotto la raffinata cura di anziani e donne che trascorrono le ore più fresche in questa sana e salutare occupazione.   Raro l’abbandono e il disordine lungo i fossati o sotto i filari coltivati. Baruchella accoglie il cicloturista con la fiorita piazzetta del municipio, il monumento, le bandiere e il cippo a ricordo dei Marchesi Bentivoglio d’Aragona. Ricca Famiglia che si dedicò nel XVII secolo alla bonifica e alla viabilità della loro terra, rendendosi artefice pure di numerose artistiche costruzioni civili e religiose. Uno di queste è ora sede Comunale. Per favorire il turismo locale e non, una parte del canale è stato trasformato in parco naturale. Le sue rive, ombrose e fresche, sono preziose oasi per tutti gli amanti della natura e del silenzio. “Attraverso il cicloturismo, lento e rispettoso, si può entrare nei dettagli della civiltà contadina ancora viva e con il cuore pulsante in questo comune”. Parla cosi l’attuale assessore che nella descrizione sommaria della sua città ricorda la pace “tra Lupa e Leone” di questa terra contesa tra Roma e Impero. Ora il comune ha l’obbligo, oltre che il desiderio, di “produrre” anche turismo di nicchia dove possano innestarsi sinergie con l’enogastronomia, con l’idrovia navigabile, con l’offerta di arte, di natura protetta, di eccellenze architettoniche. Si raggiunge Giacciano percorrendo strade secondarie di campagna dove, a sorpresa, domina  il Kiwi facendone la capitale della produzione italiana. Sono presenti pure vaste coltivazioni di pere, di mele e si nota pure la reintroduzione della vite. I vitigni spariti per dare posto a colture più redditizie, tornano ora per passione e opera instancabile di Vittorio Comini che reintrodotti vigneti autoctoni e forte dell’amore verso la sua professione, ha portato a produzioni degne di nota per quantità e di incontestabile valore qualitativo. Salici e gorghi in trecentapioppi, platani e robinie, siepi d’acero e sanguinella, canne di palude accompagnano chi percorre in bici questo luogo, fino nei pressi dei Gorghi. Inseriti tra i Siti di importanza Comunitaria, questi specchi d’acqua sono luoghi di notevole suggestione. Nella quiete in cui quest’area è inserita, si incontrano uccelli di diverse specie, tartarughe, itticoltura, e abitazioni rurali. Tutto in perfetta armonia con la natura che, offrendo fiori selvatici (giaggiolo, ninfea) lungo le rive e riflessi pittoreschi, fa di questi luoghi il maggior sistema di zone umide del Polesine interno. Poco lontano da qui, l’incontro con la Chiesa Parrocchiale di San Maurelio nella frazione di Sariano.affreschi san maurelio Strano a dirsi ma questa chiesa, costruita ampliando una antica cappella, contiene i più antichi affreschi di tutta la Diocesi di Adria e Rovigo. (Casualmente scoperti nel 1952, hanno trovato finalmente il definitivo recupero e sapiente restauro nel 2011 restituendo all’antico splendore questo tesoretto). Il percorso non finisce di sorprendere. A pochi chilometri, nel comune di Candia, ancora un piatto forte nel “pranzo” ciclo-culturale di questo percorso:  villa Nani Mocenigo. Dall’immenso giardino è possibile ammirare (solo esternamente) la Villa e ascoltare la storia del pozzo maledetto. Dieci chilometri ancora per concludere questa giornata nell’Alto Polesine, prima lungo la provinciale n. 15 con traffico, poi con tratti  asfaltati secondari con traffico quasi assente  fino al luogo di partenza Badia Polesine.

villa nani mocenigo

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