Turchia, Assos (Behramkale)

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Turchia, Assos (Behramkale)

per chi cerca pace e tranquillità

Meta di turismo nei mesi estivi – insieme alle vicine Ayvalīk e Bozcaada – Assos (in greco Behramkale) è quasi deserta in primavera, quando il clima turco dà il meglio di sé.

Si trova a sud dei Dardanelli, proprio di fronte all’isola greca di Lesbo, e si raggiunge in autobus da Istanbul passando per Ayvacīk (compagnie Metro Turizm o Kamil Koc), da cui poi si può prendere un minibus o un taxi. Sarà stato forse perché stavo scoprendo la città di Istanbul, nella quale mi ero appena trasferita, o per le nuove conoscenze con cui condividevo il senso di meraviglia per tutto ciò che mi circondava, ma Assos è il luogo che mi ha maggiormente colpita e che consiglio di visitare. L’autobus da Istanbul impiega circa 8 ore, quindi è consigliabile spezzare il viaggio sostando una notte a Çanakkale, cittadina storica sullo stretto dei Dardanelli. Per i meno intrepidi o più impazienti è conveniente noleggiare un’auto – sia da Istanbul che da Smirne, più o meno equidistanti da Assos – anche perché il minibus che arriva da Ayvacīk lascia il viaggiatore sopra una collina, esattamente tra la parte storica del paese e la marina (Iskele). Da qui, qualcuno può rimanere senza fiato guardando Lesbo aforismidiviaggio assos 3e il mare blu che la circonda. Superata la statua dedicata ad Aristotele, che ha vissuto in questi luoghi per tre anni, si può prendere una via in salita che conduce al paesino, con piccole bancarelle che offrono lungo il percorso prodotti locali: bracciali e collane in pietre turchesi, erbe aromatiche, come il limone selvatico, con cui preparare tisane o insaporire le carni, ma anche borse realizzate a mano con pezzi di vecchi tappeti tipici. Sulla sommità della collina si trova la moschea del paese: un minareto dai toni blu si confonde con il cielo. Di fianco alla moschea si trova l’entrata delle rovine greche, sovrastate dal tempio di Atena (del 530 a.C.) di cui restano la base e le colonne che ne sostenevano il tetto. Una volta apprezzato il panorama, vale la pena passeggiare un po’ a caso tra le rovine. Tra queste un teatro perfettamente intatto, il vecchio mercato e le terme, mura altissime tra le quali molti scoiattolini si rincorrono, moltissimi resti di capitelli e fregi vari tra cui si vedono pascolare mucche dall’aria pacifica e beata. I meno avventurosi, dopo aver esplorato la collina, possono tornare all’entrata del sitoaforismidiviaggio Assos 2 archeologico, da cui si può riprendere la strada a piedi o in taxi. Chi preferisce proseguire a piedi, senza uscire dal sito archeologico passando dall’entrata, può “tagliare” un pezzo di strada scendendo verso il mare e avviarsi direttamente. Il sito non è recintato e la strada asfaltata, con ampi tornanti, porta alla marina. Anche questa area – un tempo sede di una fabbrica di sapone ed ora ristrutturata e diventata albergo – è deliziosa. Forse meno rustica perché riadattata in funzione di un turismo abbastanza di lusso in alta stagione. Nonostante la predominanza di alberghi di alto livello, si possono trovare anche economici alloggi (pansyion o classici camping) direttamente sulla spiaggia che offrono oltre alla vista rilassante sulla baia, anche la colazione ad un prezzo veramente irrisorio. Qualsiasi ristorantino offre pesce fresco e meze – antipasti vari a base di ingredienti tipici turchi, come melanzane, foglie di vite ripiene di riso (dolma), hummus di ceci. Sicuramente Assos è una meta atipica rispetto a quelle solitamente consigliate ai turisti stranieri che visitano la Turchia, ma vale la pena di raggiungerla se si è in cerca di qualche giorno di totale pace e tranquillità. La natura ancora incontaminata ricreerà fisico e spirito.

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Lorenza Mussini